varietà di varietà, tutto v.,
varietà essendo (e non stando) (né troppo però andando):
“come vedi” (esplicativo o comparativo), “come vedi?”, “come, vedi?” (in vari toni) eccetera
“se lecito è dir così” (:)
il centometrista nano e le sue occupazioni matematiche
come vedi ne abbiamo parecchi in entrambe le vesciche di compensazione, le camere d'aria.
la sostituzione del bello o della bella al buono al vero, al cielo al cielo al ciel andrò a vederla un dì, come si può vedere o sentire vox popu e così via.
cesare la lottatrice di wrestling, un occhio solo, ma non dimentica, come vedi.
varietà essendo (e non stando) (né troppo però andando):
“come vedi” (esplicativo o comparativo), “come vedi?”, “come, vedi?” (in vari toni) eccetera
“se lecito è dir così” (:)
il centometrista nano e le sue occupazioni matematiche
come vedi ne abbiamo parecchi in entrambe le vesciche di compensazione, le camere d'aria.
la sostituzione del bello o della bella al buono al vero, al cielo al cielo al ciel andrò a vederla un dì, come si può vedere o sentire vox popu e così via.
cesare la lottatrice di wrestling, un occhio solo, ma non dimentica, come vedi.